Sarà presentata istanza alla Lega per mantenere il posto tra i professionisti, indicando lo stadio di Matera quale impianto per disputare le partite casalinghe. Intanto la società si ritira dalla gestione dell’ex polisportiva di contrada Marchesino
La sconfitta nel doppio turno dei play out ha sancito la retrocessione del Rende, ma il presidente Fabio Coscarella medita di depositare alla Lega una istanza di riammissione tra i professionisti, per recuperare il posto perduto nel caso in cui altri sodalizi sportivi dovessero rinunciare alla disputa del campionato di serie C.
C’è però un problema: il Marco Lorenzon non ha i requisiti strutturali per cui la squadra biancorossa dovrà continuare ad emigrare altrove per sostenere gli impegni casalinghi. Non c’è ancora nulla di ufficiale ma lo stadio prescelto dovrebbe essere quello di Matera.
Se invece bisognerà ripartire dalla Serie D, l'adeguamento si potrà effettuare utilizzando i 350 mila euro appena concessi in prestito dal Credito Sportivo all’amministrazione del Campagnano. Anche se per il sindaco Marcello Manna, l’idea del grande stadio non è legata esclusivamente ai destini del Rende Calcio.
«Pensiamo ad una infrastruttura adeguata anche ad ospitare grandi eventi all’aperto e che manca nell’area urbana. Poteva essere il Palazzetto dello Sport ma una infiltrazione d’acqua ha rallentato i lavori. Adesso siamo in attesa della consegna del materiale di posa del pavimento. Per cui anche quest’opera sta per arrivare in fondo».
Nel frattempo il sodalizio biancorosso ha rinunciato al progetto di ristrutturazione dell’ex Polisportiva Azzurra di Contrada Marchesino, affidato in concessione dal Comune giusto un anno fa, e da allora rimasto abbandonato all’incuria. L’idea del presidente Fabio Coscarella prevedeva un investimento importante.
«Evidentemente troppo oneroso - sottolinea il sindaco Marcello Manna – Adesso, in virtù della rinuncia, gli uffici stato predisponendo una nuova manifestazione di interesse. L'assegnazione non richiederà tempi lunghi. In città non mancano le società interessate al rilancio di questa struttura sportiva».