Il presidente della commissione Antimafia ai microfoni di Radio Capital ci va giù pesante: «Era noto che Jole Santelli avesse un tumore grave, ma l'hanno votata lo stesso». Poi si difende dagli attacchi: «Taglia e cuci di mie dichiarazioni»
«Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita». Lo ha affermato a Radio Capital il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, esponente M5S, dopo l’arresto del presidente del Consiglio regionale della Calabria.
«Il mio è un rimprovero - ha spiegato - sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso».
«La Calabria è irrecuperabile - ha detto ancora Morra - lo è fin quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza».
In serata, dopo la bufera che lo ha travolto in seguito alle sue parole, Morra ha replicato direttamente dalla sua pagina Facebook: «Salvini ed altri esponenti del Centrodestra chiedono le mie dimissioni facendo un truffaldino taglia e cuci di mie dichiarazioni, strumentalizzandole. Nel giorno in cui Domenico Tallini, di Forza Italia, viene arrestato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, per un business che la 'ndrangheta ha fatto a danno della Sanità - infatti era stato messo nella lista degli impresentabili - guarda caso parte un attacco nei miei confronti, basato sul nulla».